salute donna – Dott.ssa Donatella Valsi https://www.sentirepsicologia.it Psicologa Clinica - Individuale e di Coppia - Roma Nomentana - Montesacro - Guidonia e Online Sat, 11 May 2024 14:47:52 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.1 https://i0.wp.com/www.sentirepsicologia.it/wp-content/uploads/2019/12/cropped-profile.png?fit=32%2C32&ssl=1 salute donna – Dott.ssa Donatella Valsi https://www.sentirepsicologia.it 32 32 170221724 Problemi sessuali femminili psicologici: quali sono? https://www.sentirepsicologia.it/2022/10/30/problemi-sessuali-femminili/ Sun, 30 Oct 2022 18:31:24 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=1948

Viene esplorata la sessualità femminile, in particolare quali fattori psicologici possono determinare i problemi sessuali, considerando la prospettiva biopsicosociale; inoltre, si evidenzia l’importanza della prevenzione e della cura per salvaguardare la salute sessuale di ogni donna.

Problemi sessualità femminile psicologa roma

La sessualità è alla base del benessere fisico, psicologico e sociale della persona e della relazione di coppia; pertanto la salute sessuale, una parte cruciale e fondamentale della salute generale, è una complessa interazione degli aspetti culturali, sociali, relazionali, intrapsichici e biomedici. 

Per questo motivo, è importante divulgare e sensibilizzare le persone, in particolare, in questo specifico articolo, ci si focalizzerà sui problemi sessuali femminili psicologici.

Non è compito facile, focalizzarsi esclusivamente sui problemi sessuali, considerandoli solo secondo una prospettiva psicologica, in quanto la salute di ogni persona è complessa ed integra aspetti biologici, psicologici e sociali; tanto che, la valutazione diagnostica e la cura dei problemi sessuali, si avvale della prospettiva biopsicosociale, riconoscendo che sia i fattori fisici (obesità, fumo, abuso di alcol e sostanze) che i fattori psicosociali (stress, ansia, depressione, reddito, cultura, esperienze e personalità) possono non solo derivare dalla disfunzione sessuale ma possono anche contribuire ed amplificarla.

Psicologia & Medicina

Le disfunzioni sessuali  femminili rappresentano problemi sessuali sia a livello medico che psicologico in quanto, influiscono negativamente non solo sulla salute fisica ma anche sul benessere emotivo e mentale della donna: infatti, la compromissione del funzionamento sessuale può avere un effetto dannoso sull’autostima, sull’immagine corporea, sulle relazioni interpersonali e sulla salute fisica in generale, compresa la fertilità.

Quali sono i problemi sessuali femminili?

I problemi sessuali femminili o meglio le disfunzioni sessuali della donna comprendono una molteplicità di sintomi come il dolore durante i rapporti sessuali, le contrazioni dolorose involontarie (spasmi) dei muscoli interni alla vagina, la mancanza di interesse (desiderio) nel sesso e problemi con l’eccitazione o l’orgasmo. 

Per una corretta diagnosi di disturbo da disfunzione sessuale questi problemi devono essere fonte di stress per la donna; infatti se i problemi sessuali raggiungono una gravità tale da provocare angoscia nella persona, si può parlare di disfunzione sessuale.

Circa il 30-50% delle donne presenta problemi sessuali nel corso della vita. 

La disfunzione sessuale può essere descritta e diagnosticata in termini di problemi sessuali specifici, come i seguenti:

  • Difficoltà a raggiungere l’orgasmo nonostante un normale interesse nelle attività sessuali (chiamato disturbo dell’orgasmo femminile)
  • Contrazioni involontarie dei muscoli interni alla vagina o dolore durante l’attività sessuale (chiamato disturbo da dolore genito-pelvico/della penetrazione)
  • Mancanza di interesse nelle attività sessuali e/o difficoltà a eccitarsi (chiamato disturbo dell’interesse sessuale/dell’eccitazione)
  • Disfunzione sessuale indotta da sostanze/farmaci
  • Disfunzione sessuale di altro tipo (i medici la definiscono “altra disfunzione sessuale specificata e non specificata”)

Si raccomanda di non fare autodiagnosi e di rivolgersi ad un professionista sanitario per avere supporto e cura!

Problemi sessuali femminili psicologici

La presenza di un disturbo mentale come una depressione o un disturbo d’ansia, altri tipi di fattori psicologici, difficoltà relazionali possono contribuire all’insorgenza di specifici problemi sessuali nella donna.

Il funzionamento sessuale può essere influenzato da diverse preoccupazioni legate al sesso.

Ad esempio, la preoccupazione della donna relative alle conseguenze indesiderate dell’attività sessuale (come una gravidanza o un’infezione sessualmente trasmessa) o riguardo alle prestazioni sessuali proprie o del partner.

Oltre ad alcuni disturbi specificatamente correlati con il sesso, la sessualità e la dimesione erotica, ve ne sono altri che al contrario investono più il genere e il ruolo femminile.

Pertanto, problematiche psicologiche possono essere associate con il menarca, con le mestruazioni e l’amenorrea, con la gravidanza e il puerperio e con la menopausa o a seguito all’abuso realizzato nell’ambito delle cure ostetrico-ginecologiche o anche con l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG).

Consulenza sessualità femminile psicologa roma

Consulenza sessuologica individuale e di coppia

La consulenza sessuale è un intervento finalizzato ad accogliere la richiesta d’aiuto mediante uno scambio dialogico e conoscitivo tra lo psicologo e la persona e/o la coppia per interloquire sul tema della sessualità; vengono affrontati specifici problemi sessuali, modi di approcciare alla sessualità, i suoi miti e tabù propri del contesto storico-culturale attuale.

Fattori psicologici

uno sguardo d’insieme…

Depressione e Disturbi d’Ansia

La depressione ed i disturbi d’ ansia contribuiscono comunemente alla disfunzione sessuale.

Secondo le ricerche scientifiche, nell’80% delle donne con depressione maggiore e disfunzione sessuale quest’ultima migliora se la depressione viene trattata efficacemente con antidepressivi.

Paura e bassa Autostima

Varie paure (di lasciarsi andare, di essere rifiutata o di perdere il controllo) e una bassa autostima possono contribuire alla disfunzione sessuale.

Eventi traumatici

Esperienze pregresse possono influire sullo sviluppo psicologico e sessuale della donna e provocare problemi sessuali come:

  • Esperienze sessuali o di altro tipo negative possono essere causa di bassa autostima, vergogna o senso di colpa.
  • La violenza emotiva, fisica o sessuale durante l’infanzia o l’adolescenza può insegnare ai bambini a controllare o nascondere le emozioni, un meccanismo di difesa. Tuttavia, le donne che controllano o nascondono le emozioni possono avere difficoltà ad esprimere le sensazioni sessuali.
  • Se le donne perdono un genitore o una persona cara durante l’infanzia, possono provare difficoltà ad entrare in intimità con un partner sessuale perché temono una perdita simile, talvolta senza esserne consapevoli.
  • La qualità delle relazioni durante l’infanzia
  • Esperienze sessuali precedenti

Immagine corporea 

I problemi legati all’ immagine del corpo possono influenzare tutti gli aspetti del funzionamento sessuale; in particolare le proprie cognizioni e l’autocoscienza sembrano essere fattori chiave per comprendere le complesse relazioni tra l’immagine del corpo e la sessualità. 

Valutazioni relative al corpo e le cognizioni non solo possono interferire con le reazioni sessuali e le esperienze durante l’attività sessuale, ma anche con il comportamento sessuale, l’evitamento sessuale e comportamenti sessuali a rischio. 

La donna con una soddisfazione per la propria immagine corporea ha una maggiore fiducia e si sente più a suo agio quando interagisce sessualmente con un partner.

Caratteristiche di personalità

I tratti della personalità (come la capacità della donna di concedere fiducia, la tendenza ad essere ansiosa e la necessità di avere il controllo) possono influire negativamente sulla sessualità.

Stress cronico

Lo stress cronico è generalmente determinato da:

“un importante evento della vita che induce un periodo prolungato di stress come una morte in famiglia”

o da:

“un insieme di piccoli fattori di stress che sono costantemente o frequentemente presenti, come scadenze che non sembrano mai essere soddisfatte, problemi legati al traffico o finanziari”

Un accumulo di costanti, piccoli fattori di stress, come importanti eventi traumatici (angoscia), possono potenzialmente contribuire alla disfunzione sessuale. 

Sebbene lo stress sia generalmente considerato uno dei principali contributori della disfunzione sessuale, ci sono solo pochi studi in letteratura che indagano l’effetto dello stress cronico sulla funzione sessuale e più in generale sulla qualità della vita e sulla soddisfazione della relazione di coppia.

Da un punto di vista psicologico, lo stress può alterare gli stati emotivi e cognitivi, impedendo all’individuo di concentrarsi sugli stimoli sessuali durante l’attività sessuale. La presenza di stress cronico sembra quindi produrre effetti dannosi sul desiderio sessuale e sull’eccitazione genitale. 

Ulteriori studi scientifici…

In uno studio, un campione di donne con livelli di stress medio-alti è stato esaminato e sottoposto alla visione di un film erotico. E’ emerso che le donne con alti livelli di stress avevano livelli più bassi di eccitazione genitale e riportavano più distrazione durante il film erotico rispetto al gruppo di donne con livelli di stress nella norma.

Entrambi i fattori psicologici e ormonali erano correlati ai livelli più bassi di eccitazione sessuale osservati nelle donne con alti livelli di stress cronico.

Fattori situazionali e psicologici

Possono manifestarsi problemi sessuali nelle donne legati a specifiche circostanze come:

  • La situazione stessa della donna: ad esempio la donna può non avere un’alta opinione di sé se ha problemi di fertilità o ha subito un intervento chirurgico per l’asportazione della mammella, dell’utero o di un’altra parte del corpo associata al sesso(immagine corporea)
  • Le relazioni: le donne possono non avere fiducia o provare sentimenti negativi nei confronti del proprio partner sessuale, oppure possono sentirsi meno attratte rispetto all’inizio della relazione.
  • L’ambiente: la donna può essere influenzata o meno dall’ambiente in cui si verifica attività sessuale 
  • La cultura: le donne possono provenire da una cultura che limita l’espressione o l’attività sessuale. In alcune culture le donne hanno vergogna o si sentono colpevoli riguardo alla sessualità e vi sono casi in cui le donne e i loro partner provengono da culture con visioni diverse al riguardo.

Prevenzione e cura dei problemi sessuali femminili

La prevenzione per quanto riguarda le disfunzioni sessuali, come con molte altre patologie, rimane l’approccio più efficace per contrastare ed alleviare le conseguenze della disfunzione sessuale.

Modello integrato in ambito sessuologico

  • Terapie mediche e psicologiche
  • Farmaci, compresa la terapia ormonale
  • Fisioterapia

E’ possibile iniziare un percorso terapeutico integrato(medicina e psicologia) per migliorare e vivere pienamente la propria sessualità; ad esempio, è possibile :

  • Per entrambi i partner, imparare l’anatomia della donna e i modi per eccitarla(in questo articolo ci si focalizza sulla donna senza escludere che lo stesso discorso può essere applicato per quanto concerne la sessualità maschile; si evidenzia che ogni donna ha le sue specificità soggettive)
  • Darsi un tempo per l’attività sessuale: le donne, che solitamente sono super affaccendate, possono essere preoccupate o distratte da altre attività (come il lavoro, la casa, i figli, la comunità). Può essere d’aiuto mettere l’attività sessuale fra le priorità e riconoscere quanto siano controproducenti le distrazioni.
  • Essere consapevoli di se stesse: vale a dire imparare a concentrarsi su ciò che accade nel presente, senza esprimere giudizi o monitorare quanto accade. Essere consapevoli aiuta la donna a liberarsi dalle distrazioni e le consente di far attenzione alle sensazioni provate durante l’attività sessuale restando concentrata sul momento. La mindfulness può aiutarci per imparare a praticare la consapevolezza di sé.
  • Migliorare la comunicazione, anche sul sesso, fra la donna e il suo partner (percorsi psicologici di coppia)
  • Scegliere il momento e il luogo giusto per l’attività sessuale: ad esempio, a tarda notte, quando la donna è pronta per dormire ed è troppo stanca, potrebbe non essere un buon momento. Assicurarsi che il luogo sia riservato può aiutare la donna se teme di essere scoperta o interrotta. Un altro aiuto può essere il concedersi tutto il tempo necessario, e un ambiente che stimoli le sensazioni sessuali.
  • Lasciarsi andare a più tipi di attività sessuale: ad esempio, accarezzare e baciare le zone erogene del corpo, toccarsi reciprocamente i genitali per un certo tempo prima di iniziare il rapporto può aumentare l’intimità e ridurre l’ansia.
  • Trascorrere insieme del tempo che non implica attività sessuali: le coppie che parlano molto regolarmente hanno maggiori probabilità di volersi concedere delle attività sessuali insieme.
  • Favorire la fiducia, il rispetto e l’intimità emotiva fra i partner: queste qualità devono essere coltivate con o senza l’aiuto di un professionista. Le donne hanno bisogno di queste qualità per avere una risposta sessuale. Le coppie potrebbero aver bisogno di aiuto per imparare a risolvere i conflitti che interferiscono con la loro relazione.
  • Prendere provvedimenti al fine di prevenire conseguenze indesiderate: tali misure sono particolarmente utili allorché il timore di una gravidanza o di infezioni sessualmente trasmesse inibisce il desiderio sessuale.

Grazie per la lettura

Dott.ssa Donatella Valsi

Via G.Luca Squarcialupo 3
Viale Marco Polo 86
Modalità Online
Roma, Italia

Fonti:

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1948
Il Desiderio Sessuale nella Donna : conoscere la sessualità femminile https://www.sentirepsicologia.it/2022/04/19/desiderio_sessuale_femminile/ Tue, 19 Apr 2022 16:15:08 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=1636

L’ articolo esplora il desiderio sessuale femminile, le sue caratteristiche e peculiarità facendo riferimento anche alla sessualità maschile

Desiderio sessuale femminile psicologa roma

Definire il desiderio sessuale è un compito per nulla facile; possiamo iniziare, considerando il significato etimologico della parola desiderio, la quale deriva dal latino: desiderium, composto da de e sidera e significa “la mancanza delle stelle”.

Spinoza disse: “Il desiderio è la tristezza che riguarda la mancanza della cosa che amiamo”.

Il centro del desiderio è l’assenza (“Mi manchi…”).

Nei confronti di quest’assenza, il desiderio sessuale ha una funzione riparativa, tendendo a ricostruire la situazione – l’intimità erotica e affettiva – lesa dalla mancanza, dall’assenza.

Pertanto il desiderio sessuale è il bisogno sessuale, la sensazione fisica che spinge a cercarsi sessualmente (aspetto prevalentemente fisico-corporeo) ed è l’emozione erotica che si nutre di distanza, di ricordi, di anticipazioni (aspetto più psicologico-immaginativo).

Il desiderio sessuale ha una molteplicità di espressioni che lo definiscono – libido, attrazione, voglia, bisogno sessuale, impulso sessuale, spinta erotica, appetito sessuale, ma anche interesse sessuale,nostalgia amorosa, desiderio ardente, passione, motivazione sessuale, ricerca di intimità.

Tutte queste definizioni ne indicano la sua complessità: il desiderio sessuale ha implicazioni a livello biologico,psicologico,comportamentale, personale e relazionale; queste componenti sono strettamente intrecciate tra di loro.

Cos’è il desiderio sessuale?

Il desiderio può essere considerato dal punto di vista neuropsichico come espressione di una funzione associativa complessa, attivata da stimoli endogeni o esogeni che induce il bisogno e il desiderio di comportarsi sessualmente (Graziottin, 2004a).

Cosa attiva il desiderio sessuale?

Tra gli stimoli endogeni possiamo collocare l’immaginario erotico, le fantasie sessuali volontarie e involontarie, quali le visioni erotiche ad occhi aperti (“sexual day-dreams”), che si insinuano nella mente mentre si è impegnati in altro, specie quando si è innamorati, i sogni erotici, ma anche i bisogni pulsionali, le emozioni, gli affetti.

Gli stimoli esogeni comprendono tutti quei segnali, consci e subliminali,visivi, tattili, gustativi, uditivi e olfattivi che, veicolati attraverso gli organi di senso, attivano sia la corteccia cerebrale, nelle aree sensoriali (occipitale, parietale, temporale) ed emotivo-affettive (sistema limbico), sia le vie e i centri che coordinano il comportamento sessuale (Pfaus e Everitti, 1995; Panksepp, 1998; Solms & Turnbull, 2002).

Il Desiderio sessuale & Vicinanza vs Allontanamento

Pragmaticamente, il desiderio può essere considerato come la risultante della somma delle forze che ci portano verso il comportamento sessuale o ce ne allontanano (Levine,2003).

Nell’adulto, il desiderio è per definizione un fenomeno dinamico e mutevole. Può variare lungo un continuum che va dalla passione, al bisogno, all’interesse, all’indifferenza, alla riluttanza fino all’avversione franca (Levine, 2003).

Finora abbiamo considerato il desiderio sessuale da un punto di vista generale; intento di questo articolo è quello di approfondire il desiderio sessuale nella sessualità femminile insieme ad alcuni rimandi anche per quanto riguarda la sessualità maschile.

Desiderio sessuale femminile e maschile

Dal punto di vista fisiologico, in entrambi i sessi declina gradualmente con l’età, con una caduta maggiore, nelle donne, in coincidenza della menopausa, per ragioni sia endocrine, legate alla caduta degli estrogeni, sia relazionali (Dennerstein et al., 2000). La caduta è accentuata in caso di menopausa iatrogena, specie se precoce, sia per la caduta drastica del testosterone di produzione ovarica(Miller, 2001; Bachmann et al., 2002; Burger 2002; Bancroft 1988, 2002), sia per l’impatto depressivo causato dalla precocità della menopausa e dalle cause che l’hanno indotta(Graziottin & Defilippi, 1995; Graziottin, 2000, 2003).

Il desiderio si presenta relativamente costante e continuo nell’uomo, seppur con un graduale declino, dall’adolescenza fino alla tarda maturità.

Il desiderio sessuale femminile è fisiologicamente discontinuo, anche in età fertile, in relazione anzitutto alle variazioni endocrine correlate ai diversi stati fisiologici e psicoemotivi del ciclo mestruale, della gravidanza, del puerperio e della menopausa (Basson et al., 2003).

È fisicamente più intenso nell’uomo per l’azione dei più alti livelli del testosterone sui circuiti neurobiologici che regolano il comportamento sessuale (Pfaus & Everitt, 1995; Kafka,1997; Jardin et al., 2000; Levine, 2003).

Il desiderio sessuale femminile è, in genere, biologicamente meno intenso, e più vulnerabile all’effetto di fattori relazionali e correlati al contesto (Basson 2000, 2000b, 2003; Basson et al., 2003; Plaut et al., 2004).

Desiderio Sessuale vs Eccitazione Sessuale ?

Dal punto di vista soggettivo, il desiderio risulta spesso difficile da distinguere dall’eccitazione mentale (Basson, 2000, 2001, 2003; Basson et al., 2003).

Il desiderio può infatti anticipare l’eccitazione, essere ad essa consensuale, o aumentare in risposta ad un’eccitazione sessuale genitale indotta dal gioco erotico, come spesso succede nella donna, in coppia stabile (Basson, 2003), specie nella fase peri e postmenopausale.

Desiderio sessuale femminile

Helen Kaplan (1974) ha proposto che sarebbe più utile considerare una “fase del desiderio” come precedente alla fase di eccitazione.

Durante la fase del desiderio, l’eccitazione sessuale fisiologica non è di primaria importanza.

Piuttosto, la variabilità del desiderio sessuale è caratterizzata da stimoli erotici, così come il coinvolgimento o l’evitamento di ciò che può provocare una stimolazione sessuale.

Dall’esperienza clinica, La Kaplan ha notato che molte donne non avevano alcun desiderio sessuale attivo anche nelle loro abituali relazioni. Queste osservazioni riguardavano tuttavia i pazienti clinici e non la popolazione normale.

Anche se è possibile raggiungere la fase di eccitazione, senza il desiderio , è evidente che l’alterazione della fase del desiderio può ostacolare (o addirittura impedire) l’inizio della fase di eccitazione.

L’aspetto più importante del suo modello é l’inclusione del desiderio sessuale come una fase cruciale.

E’ un’idea sbagliata considerare che desiderio sessuale femminile sia ridotto rispetto a quello maschile.

Alcune ricerche suggeriscono che questo può variare . In molti casi, un uomo può iniziare l’attività sessuale mentre la donna può non notare la sua eccitazione né vi c’è la possibilità di innescare il desiderio sessuale.

Nel 2000, Rosemary Basson ha proposto un modello alternativo, ciclico, di risposta sessuale femminile .

 La sua principale novità consiste nel fatto che, nella donna, il desiderio o la fantasia erotica non rappresentano sempre il punto di partenza per l’attività sessuale, ma possono fare seguito a sensazioni di intimità emotiva, che la portano a ricercare la stimolazione sessuale o ad essere più ricettiva a quella avviata dal partner; si parla cioè di desiderio responsivo, contrapposto a quello spontaneo .

Il modello ciclico ha inoltre introdotto il concetto che il confine tra desiderio ed eccitazione può essere labile, tanto che per molte donne i due aspetti sono difficili da distinguere.

Sessualità Femminile

Nel sesso femminile, i parametri extra-biologici assumono un ruolo importante.

È stato, infatti, riportato che la motivazione della donna ad avere un’esperienza sessuale è determinata spesso dalla ricerca di gratificazioni e vantaggi non strettamente sessuali, come il bisogno di intimità, di tenerezza, di apprezzamento; o ancora, da fattori strumentali, come la volontà di mantenere la tranquillità nella coppia e nella famiglia, di ottenere vantaggi o risposte affermative a richieste diverse, di evitare la collera o l’irritazione del partner .


Gli stimoli psichici (memorie e fantasie) e sensoriali (visivi, uditivi, olfattivi), sono responsabili dell’avvio dell’attività sessuale.


Dal punto di vista neurobiologico, si pensa che il desiderio sia regolato positivamente da dopamina e melanocortina, mentre la serotonina, gli oppioidi e i cannabinoidi endogeni rappresenterebbero segnali di tipo inibitorio .

Per quanto riguarda gli steroidi sessuali, è stata suggerita un’azione sinergica di estrogeni e testosterone nel promuovere la libido nella donna.

In particolare, è stato dimostrato un aumento del desiderio durante la fase follicolare e ovulatoria, a suggerire un ruolo stimolatorio degli estrogeni, con finalità riproduttive; d’altra parte, non sono state riscontrate relazioni significative fra livelli estrogenici e fluttuazioni del desiderio durante il ciclo mestruale.

Disturbo del desiderio sessuale femminile

La valutazione del disturbo del desiderio sessuale femminile richiede generalmente un’attenta e ponderata considerazione della paziente e della moltitudine di fattori che impattano sulle varie componenti del desiderio sessuale femminile adulto.

Diverse esperienze di vita riproduttiva femminile possono influenzare in modo univoco il desiderio sessuale.

Questi eventi includono cicli mestruali, contraccettivi ormonali, stati postpartum e allattamento, ovariectomia e isterectomia e stati perimenopausali e postmenopausali.

Le disfunzioni sessuali nelle donne hanno forti associazioni positive con bassi sentimenti di soddisfazione fisica ed emotiva e bassi sentimenti di felicità. Pertanto, questo disturbo può avere un grande impatto sulla qualità della vita nella donna.

Prevalenza

I disturbi del desiderio sessuale sono in assoluto i più frequenti nelle donne.

Interessano il 33% delle donne tra i 18 e i 55 anni, secondo Laumann.

Secondo altri ricercatori la prevalenza è minore nell’età fertile, intorno al 20-25%, mentre tende ad aumentare in postmenopausa, soprattutto nelle donne che non fanno terapie ormonali sostitutive.

Uno studio europeo, condotto in Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia, su 2467 donne valutate con questionari validati,ha dimostrato che il desiderio sessuale si riduce quasi linearmente con l’età, mentre il distress, causato dalla perdita di desiderio sessuale, è inversamente correlato all’età, ed è massimo quindi nella donna più giovane.

In particolare, lamenta poco desiderio il 19% delle donne europee tra i 20 e i 49 anni; la percentuale sale al 32% nelle donne che, nella stessa fascia di età, abbiano subito la menopausa chirurgica; infine, interessa il 48% delle donne tra i 50 e i 70 anni.

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Fonti
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