Dott.ssa Donatella Valsi https://www.sentirepsicologia.it Psicologa Clinica - Individuale e di Coppia - Roma Nomentana - Montesacro - Guidonia e Online Mon, 21 Oct 2024 18:32:54 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7 https://i0.wp.com/www.sentirepsicologia.it/wp-content/uploads/2019/12/cropped-profile.png?fit=32%2C32&ssl=1 Dott.ssa Donatella Valsi https://www.sentirepsicologia.it 32 32 170221724 Terapia Online in Promozione: 10% di sconto – registrazione entro Novembre 2024 https://www.sentirepsicologia.it/2024/08/18/terapia-online-promozione/ Sun, 18 Aug 2024 17:55:07 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=2582 Benvenuto/a nel mio sito web “Sentire Psicologia”: ti presento due servizi di terapia online adatti alle tue esigenze e necessità, ovunque tu sia. 

Terapia psicologica online promozione

Intensity

Call conoscitiva psicologa

Come accedere al servizio?

  • 1. Prenota la call conoscitiva gratuita di 10 min: puoi farlo contattando la psicologa
  • 2. Compila il “Consenso Informato“: ti verrà inviato un modulo con le istruzioni dopo aver svolto la call conoscitiva tramite email.
  • 3. Prenota la tua sessione ed invia il bonifico: Concorda insieme alla psicologa  il giorno e l’orario che preferisci disponibile e invia il bonifico
  • 4. Inizia il tuo percorso : Connettiti online e inizia il tuo percorso di crescita e salute psicologica.

Dott.ssa Donatella Valsi – Psicologa Clinica

]]>
2582
Professionisti della Salute & Sessualità: cosa emerge dai pazienti? https://www.sentirepsicologia.it/2023/07/08/sessualita-sanitari/ Sat, 08 Jul 2023 16:13:10 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=2104  La divulgazione di questo articolo è quello di comunicare ciò che è emerso mediante un questionario ad hoc sulla sessualità rivolto ai professioni sanitari

Sessualità: cosa emerge dai pazienti?

Dott.ssa Donatella Valsi – Psicologia della Sessualità

Ho creato un questionario ad hoc sulla sessualità e diffuso online rivolto ai miei colleghi psicologi ed agli altri professionisti sanitari che lavorano nell’ambito sessuologico con l’obiettivo di raccogliere le informazioni utili per ampliare e migliorare i servizi della salute psicofisica in questo specifico ambito d’intervento.

Lo scopo di questo articolo è quello di illustrare e diffondere ciò che è emerso; mi auguro che la sua divulgazione possa essere benefica al lettore, alla sua personale conoscenza; in particolare, auspico che chi opera in questo settore possa trarre ulteriore ispirazione e motivazione nella lettura di questo articolo affinché si risponda sempre meglio ai bisogni, alle necessità in campo sessuologico.

Ho diffuso il questionario “”Professionisti della Salute & Sessualità” in modalità online attraverso i social network(gruppi specifici su fb,telegram e instagram) nel 2023, specificamente a fine maggio,i primi di giugno. 

Pubblico di seguito i dati dei partecipanti.

Dati dei partecipanti:

Hanno compilato il Questionario sulla sessualità 34 professionisti sanitari (la maggioranza rappresentata da psicologi-psicoterapeuti; elenco le altre professioni che hanno partecipato: Logopedista, Ostetrica, Urologo-Andrologo, Riabilitatrice del pavimento pelvico e Psichiatra)

La maggioranza dei professionisti lavora in centro e nord Italia con una minoranza al sud.

La loro età è compresa dai 27 ai 50 anni, con prevalenza del sesso biologico femminile( 28 donne tra i partecipanti).

La maggioranza  ha indicato di collaborare con altri professionisti sanitari, con centri clinici e/o associazioni. 

Solo 5 di loro lavorano in modalità online. 

Sono consapevole del limite di questo sondaggio che ho diffuso: Il campione non è rappresentativo dell’intera comunità professionale per il numero molto ridotto dei partecipanti ma penso che possa comunque offrirci un iniziale sguardo d’osservazione per comprendere ciò che si verifica all’interno degli studi clinici sia privati che pubblici.

Iniziali riflessioni sui dati emersi: 

Voglio avvalermi di questo spazio per evidenziare alcune domande ed osservazioni che sono emerse analizzando ciò che è emerso con l’obiettivo di invitare il lettore a fare altrettanto al fine di stimolare future iniziative.

Sono emersi secondo la mia personale osservazione due dati molto importanti da studiare in modo più approfondito in avanti (e da migliorare) – tenendo sempre in considerazione il numero limitato dei partecipanti : la posizione geografica dove lavora il professionista e la modalità svolta per offrire il proprio servizio.

La maggioranza di loro lavora in centro e nord Italia e solo 5 su 34 offrono la propria professionalità in modalità online.

Le domande che mi pongo sono :

“E’ possibile e/o necessario migliorare ed incrementare i servizi in ambito sessuologico al sud italia, nelle isole e in modalità online?”

“ La modalità online può essere utile per la popolazione in generale per questioni legate alla salute sessuale (quali potrebbero essere i limiti ed i vantaggi ?” 

***per rispondere meglio a questa domanda, ho diffuso un altro questionario rivolto a tutti, pubblicherò i dati emersi successivamente

Perché la Sessuologia? 

Ho chiesto ai partecipanti come e perché si sono avvicinati a questo specifico ambito d’intervento con il fine di comprendere più approfonditamente la loro scelta e se la motivazione possa influenzare tuttora la professione. 

Elenco sintetizzando di cosa hanno indicato:

  • Interesse,
  • Problematiche vissute in prima persona,
  • approfondimento formativo,
  • curiosità,
  • passione,
  • provocazione,
  • importanza per la salute,
  • per affrontare il personale modo di vedere la sessualità ed il pregiudizio,
  • valorizzazione della diversità nelle sottoculture underground.

Molti di loro hanno approfondito questo specifico ambito di intervento perché valutano la

“Sessualità come un aspetto fondamentale per la salute psicofisica” :

viene toccata durante le sedute di consulenza psicologica, di psicoterapia individuale e di coppia e in ambito medico e riabilitativo.

Questo aspetto è confermato mediante gli studi e le ricerche scientifiche pertanto è importante promuovere la sessualità in ogni sua sfumatura e peculiarità.

Problema sessuale maggiormente riscontrato:

Ho voluto indagare quale sia il problema maggiormente lamentato da parte dei pazienti negli studi clinici; elenco di seguito le macro aree emerse in ordine decrescente:

  • Disfunzioni sessuali maschili(maggioranza di risposte),
  • Disfunzioni sessuali femminili,
  • LGBTQIA+,
  • Disturbi mentali e sessualità,
  • Sterilità/Infertilità,
  • Questioni legate all’adolescenza

Queste sei macro-categorie sono quelle che hanno avuto più voti da parte dei partecipanti.

Altri temi emersi:

● Problemi legati alla menopausa,

● Problemi oncologici, disturbi parafilici, problemi legati al pavimento pelvico, contraccezione(stesso livello di maggioranza)

● Malattie a trasmissione sessuale

Utilità per…

Queste informazioni emerse possono essere utili a noi professionisti sanitari ma anche alle persone:

✅ Per te che sei un professionista e vorresti iniziare/approfondire lo studio della sessuologia, comprendere quali sono le questioni, i problemi di maggiore interesse per la popolazione in generale;

✅Per divulgare e sensibilizzare le persone alla salute sessuale (“posso non considerarmi l’unico al mondo che soffre ad es.di eiaculazione precoce,ci sono altre persone e ciò può essermi d’aiuto”)

✅ Porsi altre domande;per esempio sulla base dei dati emersi: “Gli uomini rispetto le donne chiedono con più facilità aiuto ad un* psicolog* per la sessualità?”

Ringrazio tutti i partecipanti;la vostra partecipazione è stata per me importante.

Visualizza il Carosello su Instagram

Dott.ssa Donatella Valsi

Psicologa Clinica – Individuale e di Coppia – Roma Nomentana – Montesacro – Guidonia e Online

]]>
2104
Terapia di Coppia Online per il Benessere Relazionale https://www.sentirepsicologia.it/2023/03/20/terapia-coppia-online-talenti/ Mon, 20 Mar 2023 18:11:04 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=2032 La terapia coppia online può aiutarvi ad imparare e ad introdurre concretamente nella vostra quotidianità alcuni strumenti in modo da migliorare la vostra relazione sentimentale.

Le relazioni romantiche richiedono molto: ogni partner deve trovare un modo per sostenere e nutrire i bisogni dell’altro mentre identifica e afferma i propri bisogni.

Quando una persona in una coppia sperimenta lo stress, quello stress può influenzare il loro partner e la relazione. 

Nella consulenza di coppia, lavorerai e lavorerete con la psicologa, sui vostri problemi specifici ed individuando e riconoscendo  i vostri punti di forza nella dinamica relazionale.

A volte, un percorso psicologico in presenza in studio non è possibile o di facile accesso;in questi casi, la modalità online può offrire ugualmente dei benefici.

Ecco cosa puoi aspettarti/potete aspettarvi dalla terapia coppia online.

Prenota la Call Conoscitiva gratuita di 10′ min di coppia

Cos’è la Terapia di Coppia Online?

La Terapia coppia online offre gli stessi vantaggi della consulenza di persona ma su Internet. Utilizzerete una piattaforma sicura per parlare con la psicologa, nella maggior parte dei casi, tramite video-chiamata (l’altra modalità è solo audio)

Le coppie di solito si incontrano con la psicologa  insieme dalla stessa posizione(es. presso la propria abitazione con il pc). 

Tuttavia, la consulenza online può anche essere una buona opzione per le coppie che vivono separate o che al momento non possono essere insieme per ulteriori motivi(es. lavoro). 

Perché è utile la terapia coppia online?

La terapia coppia è utile per imparare  a come essere partner migliori se si riscontra che questo non si verifica nella realtà o se questa qualità è mutata nel corso del tempo ; un modo per essere un partner migliore è sicuramente cambiare il nostro modo di comunicare ed ascoltare attivamente e con empatia il proprio / la propria partner; ciò può essere appreso durante un percorso psicologico di coppia.

I motivi che spingono una coppia a richiedere l’aiuto di un professionista possono essere molteplici e specifici per ogni coppia.

Terapia coppia Online: come funziona

Ti presento il Metodo Gottman, l’orientamento teorico da me scelto, clicca per saperne di più

La durata della terapia e la frequenza(settimanale,bisettimanale,quindicinale o mensile) sarà determinata dalle vostre esigenze e obiettivi specifici.

La Valutazione iniziale si compone di 3 sessioni:

  1. Sessione n. 1 :Primo e Secondo Colloquio di 50′ minuti ciascuno
  2. Sessione n. 2: Interviste Individuali  di 50’ minuti ciascuna per ogni partner
  3. Sessione n. 3 : Pianificazione del Trattamento 50’ minuti

L’importanza della Conoscenza

Nelle prime sessioni di consulenza di coppia, la psicologa approfondirà con voi le tue e le vostre ragioni che vi hanno spinto ad iniziare un percorso psicologico, e si interesserà a conoscere sia te, individualmente e sia entrambi come coppia. 

Ascoltare tutta la vostra storia aiuterà la psicologa a fare una valutazione della tua relazione e ad creare un piano di trattamento appropriato. 

Vantaggi della Terapia di Coppia Online

La modalità online è particolarmente vantaggiosa per determinate circostanze:

  • Coppie con orari fitti di appuntamenti e molto impegnate lavorativamente.
  • Persone che vivono in aree geograficamente isolate.
  • Persone che trovano stressante guidare o uscire in pubblico.
  • Coppie che non vogliono che qualcun altro li veda nello studio di un terapeuta.
  • Coppie in cui uno o entrambi i partner hanno una disabilità che rende più difficile frequentare la terapia di persona.
  • Favorisce il superamento dell’imbarazzo di un primo colloquio di persona e permette di comprendere se ci si sente a nostro agio con lo psicologo
  • Può essere utile come possibile intervento iniziale per eventualmente decidere di proseguire con un’ intervento psicologico in presenza.

La Terapia di Coppia è efficace?

Gli Studi scientifici hanno analizzato l’efficacia delle prestazioni dello psicologo online.(leggi di più qui)

La terapia coppia online segue un modello simile alla consulenza tradizionale in presenza.

In effetti, gli psicologi possono fare quasi tutto online.

Potrebbe volerci un po’ di più di tempo per sentirsi a proprio agio l’uno con l’altro, specialmente quando ci sono difficoltà tecniche.

La terapia coppia online può essere di qualità su una buona piattaforma che funziona bene e consente al professionista di leggere segnali sottili come il tono della voce e il linguaggio del corpo.

Contattami per maggiori Info & Prenotazioni

Prenota ora un colloquio psicologico di coppia online

Fonti esterne:

]]>
2032
Come avere fiducia in se stessi e nella coppia https://www.sentirepsicologia.it/2023/01/04/manca-fiducia-partner/ Wed, 04 Jan 2023 21:22:03 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=1974 La fiducia rappresenta un ponte sia verso se stessi e sia verso gli altri, in particolare nelle relazioni di coppia; in questo articolo, esploriamo insieme le sue peculiari caratteristiche. Buona lettura!

Dott.ssa Donatella Valsi – Psicologa Clinica

Fiducia: Il viaggio migliore è quello verso di Te 

In un precedente articolo, ho condiviso con i miei lettori come te, cos’è l’autostima, ossia la valutazione di se stesso, la considerazione che abbiamo nei nostri stessi riguardi, quanta fiducia abbiamo di noi come persone.

Avere fiducia in noi stessi, ci porta a sentirci bene sia nella propria interiorità sia verso gli altri; percepiamo di poter affrontare al meglio le situazioni, anche le più difficili, quelle che ci mettono a dura prova; inoltre, abbiamo una maggiore flessibilità nella vita.

Al contrario, quando non nutriamo fiducia in noi, avvertiamo molta  insofferenza: ci troviamo in una costante condizione di disistima, di disagio, e proviamo un senso di inadeguatezza.

Per giunta, siamo altamente critici verso noi stessi, notevolmente sensibili alle critiche ed al giudizio altrui. Ci sentiamo incapaci ed incompetenti… in un perenne confronto con gli altri ed il mondo. Questo tipo di vissuto implica un blocco che ci impedisce di vivere serenamente.

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente avrai sperimentato ciò che ho appena descritto…

La fiducia in se stessi influenza e condiziona profondamente la nostra emotività,il nostro mondo psicologico,i nostri pensieri,comportamenti e relazioni.

Perchè non hai fiducia in te?

Esercizio: “Cogli questo momento, per risponderti!”

Potrebbe essere per…

Raggiungere “chi pensiamo di dover essere” anziché “essere come siamo” può dimostrarsi una causa alla mancanza di fiducia in sé stessi.

Pensiamo di cambiare noi stessi, di migliorarci… secondo quali criteri?

Tutti gli sforzi che facciamo per cambiare noi stessi, probabilmente sono indotti da falsi miti, da idee, credenze anche esterne, dalla famiglia e dalla cultura di appartenenza, che ci spingono ad omologarci a modelli sociali, a comportarci secondo la consuetudine, perdendo di vista noi stessi, le nostre caratteristiche peculiari, la nostra unicità.

Conosci Te Stesso: La tua Personalità? <<< Leggi di più – potrai scoprire in questo articolo i tuoi punti di forza del carattere in modo da avere maggiore fiducia in te

Fiducia in te stesso studio di psicologia roma nomentana
Studio a Roma nei pressi di P.zza Bologna

Inizia un percorso psicologico

Può esserti d’aiuto per conoscerti meglio, avere maggiore consapevolezza di te stess* e delle tue risorse, avere maggior fiducia nelle tue qualità e risorse.

La Fiducia: il ponte verso l’altro

La fiducia è centrale per determinare il modo in cui iniziamo, manteniamo e sosteniamo la maggior parte delle nostre relazioni.

La Fiducia può essere considerata come una sorta di ponte: ci permette di relazionarci con l’altro, di avere delle relazioni sociali, di cooperare insieme per un obiettivo o progetto in comune; è un’apertura verso l’altro; ci consente di creare e mantenere diversi tipi di legame, dall’amicizia, all’amore.

Fidarsi dell’altro rappresenta un continuo scambio, una connessione tra noi stessi e l’altro ed il mondo circostante; ci fidiamo dell’altro per ricevere il supporto di cui abbiamo bisogno; ci fidiamo dell’altro e questo ci consente di sentirci al sicuro, ci sentiamo protetti perché sappiamo che l’altro ci sarà per noi.

Inoltre essa promuove la cooperazione, permettendo benefici a lungo termine che altrimenti non sarebbero ottenibili in altro modo. 

Paura: possiamo fidarci?

A livello intimo la fiducia interpersonale coinvolge le paure, le preoccupazioni e i desideri più profondi della persona. 

Se non riesco a fidarmi dell’altro (e se l’altro non mi sembra degno della mia fiducia) come confidare in una relazione duratura?

 Come dedicarmi completamente ai miei progetti con flessibilità e impegno costante se manca la sicurezza di ricevere sostegno o comunque di non essere ostacolati in qualche modo dalla persona che mi è vicina?

Come esprimere pienamente sé stessi e crescere se una relazione autentica non è presente, e ci sentiamo continuamente costretti ad adattarci a ciò che l’altro fa, dice e mostra di provare?

Ulteriori riflessioni…

Cambia qualcosa se di base sono molto diffidente oppure fiducioso, estroverso oppure introverso? 

Cambia qualcosa se la fiducia nell’altro viene messa alla prova sul lavoro o in un contesto informale e ludico, oppure in una situazione in cui un partner abbia tutto da perdere e l’altro tutto da guadagnare? 

E che peso hanno le motivazioni di fondo a stare nella relazione?

Esiste in ognuno di noi, un sistema subconscio un sistema subconscio per rilevare minacce e sicurezza <<< leggi di più >>>

Coppia: come possiamo fidarci l’uno dell’altro?

La fiducia si costruisce nei piccoli momenti della vita quotidiana, non con grandi gesti due volte l’anno. In ogni interazione, hai l’opportunità di rivolgerti al tuo partner o allontanarti da lui/lei.

Comprendiamolo meglio insieme…

Storia di vita: “ Un giorno torno a casa triste. Il mio compagno sta facendo le faccende domestiche. lui ha due scelte appena mi sente rientrare: Può mettere giù la scopa e mostrare preoccupazione per il mio stato d’animo o può continuare a spazzare,non notando come mi sento in quel momento;in sintesi, Può scegliere di dare priorità a me e alla nostra relazione o alla pulizia della casa. Questo è un momento prezioso per la nostra relazione anche se può sembrare “banale”;può rappresentare un ponte tra noi due,per la nostra connessione emotiva. C’è da dire che Un’occasione persa per connettersi non offuscherà la relazione. Ma nel tempo, se allontanarsi diventa la norma, la relazione ne risentirà”. 

Questo è un breve esempio per comprendere le nostre dinamiche di coppia.

L’essenza della costruzione della fiducia è la sintonizzazione: essere consapevoli delle emozioni del tuo partner o della tua partner; avendo una genuina curiosità verso di esse.

Cercare di comprendere il suo mondo psicologico, attraverso un ascolto empatico anche quando si hanno prospettive contrastanti.

Reminder: Ricordate, potete creare fiducia ogni giorno.

Dott.ssa Donatella Valsi

Consulenza e/o Sostegno Psicologico Individuale e di Coppia in modalità Online ed a Roma

Se hai o avete la necessità di iniziare un percorso psicologico, puoi contattarmi

Fonti:

]]>
1974
Problemi sessuali femminili psicologici: quali sono? https://www.sentirepsicologia.it/2022/10/30/problemi-sessuali-femminili/ Sun, 30 Oct 2022 18:31:24 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=1948

Viene esplorata la sessualità femminile, in particolare quali fattori psicologici possono determinare i problemi sessuali, considerando la prospettiva biopsicosociale; inoltre, si evidenzia l’importanza della prevenzione e della cura per salvaguardare la salute sessuale di ogni donna.

Problemi sessualità femminile psicologa roma

La sessualità è alla base del benessere fisico, psicologico e sociale della persona e della relazione di coppia; pertanto la salute sessuale, una parte cruciale e fondamentale della salute generale, è una complessa interazione degli aspetti culturali, sociali, relazionali, intrapsichici e biomedici. 

Per questo motivo, è importante divulgare e sensibilizzare le persone, in particolare, in questo specifico articolo, ci si focalizzerà sui problemi sessuali femminili psicologici.

Non è compito facile, focalizzarsi esclusivamente sui problemi sessuali, considerandoli solo secondo una prospettiva psicologica, in quanto la salute di ogni persona è complessa ed integra aspetti biologici, psicologici e sociali; tanto che, la valutazione diagnostica e la cura dei problemi sessuali, si avvale della prospettiva biopsicosociale, riconoscendo che sia i fattori fisici (obesità, fumo, abuso di alcol e sostanze) che i fattori psicosociali (stress, ansia, depressione, reddito, cultura, esperienze e personalità) possono non solo derivare dalla disfunzione sessuale ma possono anche contribuire ed amplificarla.

Psicologia & Medicina

Le disfunzioni sessuali  femminili rappresentano problemi sessuali sia a livello medico che psicologico in quanto, influiscono negativamente non solo sulla salute fisica ma anche sul benessere emotivo e mentale della donna: infatti, la compromissione del funzionamento sessuale può avere un effetto dannoso sull’autostima, sull’immagine corporea, sulle relazioni interpersonali e sulla salute fisica in generale, compresa la fertilità.

Quali sono i problemi sessuali femminili?

I problemi sessuali femminili o meglio le disfunzioni sessuali della donna comprendono una molteplicità di sintomi come il dolore durante i rapporti sessuali, le contrazioni dolorose involontarie (spasmi) dei muscoli interni alla vagina, la mancanza di interesse (desiderio) nel sesso e problemi con l’eccitazione o l’orgasmo. 

Per una corretta diagnosi di disturbo da disfunzione sessuale questi problemi devono essere fonte di stress per la donna; infatti se i problemi sessuali raggiungono una gravità tale da provocare angoscia nella persona, si può parlare di disfunzione sessuale.

Circa il 30-50% delle donne presenta problemi sessuali nel corso della vita. 

La disfunzione sessuale può essere descritta e diagnosticata in termini di problemi sessuali specifici, come i seguenti:

  • Difficoltà a raggiungere l’orgasmo nonostante un normale interesse nelle attività sessuali (chiamato disturbo dell’orgasmo femminile)
  • Contrazioni involontarie dei muscoli interni alla vagina o dolore durante l’attività sessuale (chiamato disturbo da dolore genito-pelvico/della penetrazione)
  • Mancanza di interesse nelle attività sessuali e/o difficoltà a eccitarsi (chiamato disturbo dell’interesse sessuale/dell’eccitazione)
  • Disfunzione sessuale indotta da sostanze/farmaci
  • Disfunzione sessuale di altro tipo (i medici la definiscono “altra disfunzione sessuale specificata e non specificata”)

Si raccomanda di non fare autodiagnosi e di rivolgersi ad un professionista sanitario per avere supporto e cura!

Problemi sessuali femminili psicologici

La presenza di un disturbo mentale come una depressione o un disturbo d’ansia, altri tipi di fattori psicologici, difficoltà relazionali possono contribuire all’insorgenza di specifici problemi sessuali nella donna.

Il funzionamento sessuale può essere influenzato da diverse preoccupazioni legate al sesso.

Ad esempio, la preoccupazione della donna relative alle conseguenze indesiderate dell’attività sessuale (come una gravidanza o un’infezione sessualmente trasmessa) o riguardo alle prestazioni sessuali proprie o del partner.

Oltre ad alcuni disturbi specificatamente correlati con il sesso, la sessualità e la dimesione erotica, ve ne sono altri che al contrario investono più il genere e il ruolo femminile.

Pertanto, problematiche psicologiche possono essere associate con il menarca, con le mestruazioni e l’amenorrea, con la gravidanza e il puerperio e con la menopausa o a seguito all’abuso realizzato nell’ambito delle cure ostetrico-ginecologiche o anche con l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG).

Consulenza sessualità femminile psicologa roma

Consulenza sessuologica individuale e di coppia

La consulenza sessuale è un intervento finalizzato ad accogliere la richiesta d’aiuto mediante uno scambio dialogico e conoscitivo tra lo psicologo e la persona e/o la coppia per interloquire sul tema della sessualità; vengono affrontati specifici problemi sessuali, modi di approcciare alla sessualità, i suoi miti e tabù propri del contesto storico-culturale attuale.

Fattori psicologici

uno sguardo d’insieme…

Depressione e Disturbi d’Ansia

La depressione ed i disturbi d’ ansia contribuiscono comunemente alla disfunzione sessuale.

Secondo le ricerche scientifiche, nell’80% delle donne con depressione maggiore e disfunzione sessuale quest’ultima migliora se la depressione viene trattata efficacemente con antidepressivi.

Paura e bassa Autostima

Varie paure (di lasciarsi andare, di essere rifiutata o di perdere il controllo) e una bassa autostima possono contribuire alla disfunzione sessuale.

Eventi traumatici

Esperienze pregresse possono influire sullo sviluppo psicologico e sessuale della donna e provocare problemi sessuali come:

  • Esperienze sessuali o di altro tipo negative possono essere causa di bassa autostima, vergogna o senso di colpa.
  • La violenza emotiva, fisica o sessuale durante l’infanzia o l’adolescenza può insegnare ai bambini a controllare o nascondere le emozioni, un meccanismo di difesa. Tuttavia, le donne che controllano o nascondono le emozioni possono avere difficoltà ad esprimere le sensazioni sessuali.
  • Se le donne perdono un genitore o una persona cara durante l’infanzia, possono provare difficoltà ad entrare in intimità con un partner sessuale perché temono una perdita simile, talvolta senza esserne consapevoli.
  • La qualità delle relazioni durante l’infanzia
  • Esperienze sessuali precedenti

Immagine corporea 

I problemi legati all’ immagine del corpo possono influenzare tutti gli aspetti del funzionamento sessuale; in particolare le proprie cognizioni e l’autocoscienza sembrano essere fattori chiave per comprendere le complesse relazioni tra l’immagine del corpo e la sessualità. 

Valutazioni relative al corpo e le cognizioni non solo possono interferire con le reazioni sessuali e le esperienze durante l’attività sessuale, ma anche con il comportamento sessuale, l’evitamento sessuale e comportamenti sessuali a rischio. 

La donna con una soddisfazione per la propria immagine corporea ha una maggiore fiducia e si sente più a suo agio quando interagisce sessualmente con un partner.

Caratteristiche di personalità

I tratti della personalità (come la capacità della donna di concedere fiducia, la tendenza ad essere ansiosa e la necessità di avere il controllo) possono influire negativamente sulla sessualità.

Stress cronico

Lo stress cronico è generalmente determinato da:

“un importante evento della vita che induce un periodo prolungato di stress come una morte in famiglia”

o da:

“un insieme di piccoli fattori di stress che sono costantemente o frequentemente presenti, come scadenze che non sembrano mai essere soddisfatte, problemi legati al traffico o finanziari”

Un accumulo di costanti, piccoli fattori di stress, come importanti eventi traumatici (angoscia), possono potenzialmente contribuire alla disfunzione sessuale. 

Sebbene lo stress sia generalmente considerato uno dei principali contributori della disfunzione sessuale, ci sono solo pochi studi in letteratura che indagano l’effetto dello stress cronico sulla funzione sessuale e più in generale sulla qualità della vita e sulla soddisfazione della relazione di coppia.

Da un punto di vista psicologico, lo stress può alterare gli stati emotivi e cognitivi, impedendo all’individuo di concentrarsi sugli stimoli sessuali durante l’attività sessuale. La presenza di stress cronico sembra quindi produrre effetti dannosi sul desiderio sessuale e sull’eccitazione genitale. 

Ulteriori studi scientifici…

In uno studio, un campione di donne con livelli di stress medio-alti è stato esaminato e sottoposto alla visione di un film erotico. E’ emerso che le donne con alti livelli di stress avevano livelli più bassi di eccitazione genitale e riportavano più distrazione durante il film erotico rispetto al gruppo di donne con livelli di stress nella norma.

Entrambi i fattori psicologici e ormonali erano correlati ai livelli più bassi di eccitazione sessuale osservati nelle donne con alti livelli di stress cronico.

Fattori situazionali e psicologici

Possono manifestarsi problemi sessuali nelle donne legati a specifiche circostanze come:

  • La situazione stessa della donna: ad esempio la donna può non avere un’alta opinione di sé se ha problemi di fertilità o ha subito un intervento chirurgico per l’asportazione della mammella, dell’utero o di un’altra parte del corpo associata al sesso(immagine corporea)
  • Le relazioni: le donne possono non avere fiducia o provare sentimenti negativi nei confronti del proprio partner sessuale, oppure possono sentirsi meno attratte rispetto all’inizio della relazione.
  • L’ambiente: la donna può essere influenzata o meno dall’ambiente in cui si verifica attività sessuale 
  • La cultura: le donne possono provenire da una cultura che limita l’espressione o l’attività sessuale. In alcune culture le donne hanno vergogna o si sentono colpevoli riguardo alla sessualità e vi sono casi in cui le donne e i loro partner provengono da culture con visioni diverse al riguardo.

Prevenzione e cura dei problemi sessuali femminili

La prevenzione per quanto riguarda le disfunzioni sessuali, come con molte altre patologie, rimane l’approccio più efficace per contrastare ed alleviare le conseguenze della disfunzione sessuale.

Modello integrato in ambito sessuologico

  • Terapie mediche e psicologiche
  • Farmaci, compresa la terapia ormonale
  • Fisioterapia

E’ possibile iniziare un percorso terapeutico integrato(medicina e psicologia) per migliorare e vivere pienamente la propria sessualità; ad esempio, è possibile :

  • Per entrambi i partner, imparare l’anatomia della donna e i modi per eccitarla(in questo articolo ci si focalizza sulla donna senza escludere che lo stesso discorso può essere applicato per quanto concerne la sessualità maschile; si evidenzia che ogni donna ha le sue specificità soggettive)
  • Darsi un tempo per l’attività sessuale: le donne, che solitamente sono super affaccendate, possono essere preoccupate o distratte da altre attività (come il lavoro, la casa, i figli, la comunità). Può essere d’aiuto mettere l’attività sessuale fra le priorità e riconoscere quanto siano controproducenti le distrazioni.
  • Essere consapevoli di se stesse: vale a dire imparare a concentrarsi su ciò che accade nel presente, senza esprimere giudizi o monitorare quanto accade. Essere consapevoli aiuta la donna a liberarsi dalle distrazioni e le consente di far attenzione alle sensazioni provate durante l’attività sessuale restando concentrata sul momento. La mindfulness può aiutarci per imparare a praticare la consapevolezza di sé.
  • Migliorare la comunicazione, anche sul sesso, fra la donna e il suo partner (percorsi psicologici di coppia)
  • Scegliere il momento e il luogo giusto per l’attività sessuale: ad esempio, a tarda notte, quando la donna è pronta per dormire ed è troppo stanca, potrebbe non essere un buon momento. Assicurarsi che il luogo sia riservato può aiutare la donna se teme di essere scoperta o interrotta. Un altro aiuto può essere il concedersi tutto il tempo necessario, e un ambiente che stimoli le sensazioni sessuali.
  • Lasciarsi andare a più tipi di attività sessuale: ad esempio, accarezzare e baciare le zone erogene del corpo, toccarsi reciprocamente i genitali per un certo tempo prima di iniziare il rapporto può aumentare l’intimità e ridurre l’ansia.
  • Trascorrere insieme del tempo che non implica attività sessuali: le coppie che parlano molto regolarmente hanno maggiori probabilità di volersi concedere delle attività sessuali insieme.
  • Favorire la fiducia, il rispetto e l’intimità emotiva fra i partner: queste qualità devono essere coltivate con o senza l’aiuto di un professionista. Le donne hanno bisogno di queste qualità per avere una risposta sessuale. Le coppie potrebbero aver bisogno di aiuto per imparare a risolvere i conflitti che interferiscono con la loro relazione.
  • Prendere provvedimenti al fine di prevenire conseguenze indesiderate: tali misure sono particolarmente utili allorché il timore di una gravidanza o di infezioni sessualmente trasmesse inibisce il desiderio sessuale.

Grazie per la lettura

Dott.ssa Donatella Valsi

Via G.Luca Squarcialupo 3
Viale Marco Polo 86
Modalità Online
Roma, Italia

Fonti:

]]>
1948
Rapporto di coppia: 7 passi per capire se è finito https://www.sentirepsicologia.it/2022/09/20/rapporto-di-coppia-finito/ Tue, 20 Sep 2022 16:29:57 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=1840 Molte coppie hanno difficoltà a comprendere quando sia necessario migliorare il loro rapporto oppure scegliere di terminarlo; la mission di questo articolo è quello di cercare a far luce su di te, sul tuo rapporto di coppia e sulle tue perplessità in modo da prendere la decisione migliore

Mi sono interessata allo studio delle dinamiche sentimentali ed ho osservato come in un rapporto di coppia, il fuoco iniziale può spegnersi e si fatica a capire quando è necessario impegnarsi per migliorare il rapporto oppure terminarlo; in questo articolo di approfondimento, voglio cercare di aiutarti ed aiutarvi a prendere consapevolezza ed a far luce sulle tue perplessità e dubbi.

Iniziamo, prendendo in considerazione….

Cosa significa la parola “relazione ” ?

La parola relazione deriva dal latino “relatio”,a sua volta da relatus, participio passato di referre  che significa riferire, riportare, stabilire un legame, un rapporto, un collegamento.

Questa parola può avere diversi significati a seconda della situazione nella quale viene usata.

Precisamente in questo caso, faccio riferimento alla parola relazione, per indicare il legame tra due persone come avviene nel rapporto di coppia (può riferirsi anche ad altri tipi di legame come quelli d’amicizia, di lavoro).

E’ molto importante comprendere quando il nostro rapporto di coppia ,la nostra relazione ha la necessità di essere nuovamente alimentata, migliorata oppure (forse) staremo meglio senza quella persona…

Il 1# passo : Parti da te dalle tue emozioni

Come ho descritto in un precedente articolo, le emozioni che noi proviamo, sia con valenza “positiva” sia con valenza “negativa” mi permettono di capire il mio mondo interno, ciò che voglio, ciò che non voglio e mi consentono di stare nel mondo, di relazionarmi con esso e con le persone.

Riflettiamo insieme

Quali emozioni provi quando sei con il tuo/la tua partner?

Quali emozioni provi quando sei da sol* senza il/la tua partner?

Queste domande possono aiutarci ad identificare le emozioni che proviamo in queste specifiche situazioni.

Se ti senti confus* su ciò che provi, su ciò che provi per il tuo / la tua partner, puoi contattarmi in modo da fornirti il sostegno di cui hai bisogno.

Di solito, soprattutto in una relazione insoddisfacente, o che comunque è facile alle critiche ed al conflitto, possiamo provare emozioni con valenza “negativa” come rabbia, risentimento, gelosia

Pensi di aver bisogno di aiuto per capire cosa vuoi in merito al tuo rapporto di coppia?

Pensate sia meglio parlare entrambi con una psicologa?

Call conoscitiva gratuita individuale o di coppia

Passo #2: La storia di noi due

Il modo più semplice per capire se un rapporto di coppia è giunto  al termine è ascoltare quando i partner parlano di loro due, del loro rapporto di coppia.

A questo punto, possiamo chiederci:

I nostri ricordi sono per lo più positivi, anche con una buona dose di negatività (in presenza di eventi spiacevoli)?

Se abbiamo ricordi con valenza “positiva”, abbiamo vissuto momenti particolarmente difficili, li abbiamo superati (anche se con fatica!)… allora Si, c’è speranza. 

Ma se la negatività prende il sopravvento – se diventa difficile, persino impossibile, ricordare i bei tempi (Molte  coppie si concentrano solo sugli aspetti negativi della loro relazione)  –in questo caso, si dovrà capire se vale la pena continuare oppure è preferibile chiudere…

Passo #3: Debole simpatia e ammirazione

C’è una grande differenza tra un rapporto di coppia duraturo e uno che si separa.

Generalmente, le coppie felici raccontano la “storia di noi due” con calore, affetto e rispetto reciproco.

In un rapporto di coppia che si spezza ,si rompe, i partner tendono a ricordare prime impressioni sfavorevoli verso l’altro. Le parole che usano per descrivere la loro relazione sono fredde. La storia che le coppie infelici raccontano si concentrerà su una grande esplosione piuttosto che su momenti piacevoli e divertenti .

Passo #4: L’io domina il noi

Le coppie felici raccontano le loro storie con un senso di “noi” o di solidarietà. Si ha la sensazione che siano “in questo insieme”. Spesso le loro parole mostrano credenze, valori e obiettivi simili.

Quando la solidarietà e l’unione sono perse, i partner spesso descrivono la loro storia in un modo che enfatizza come li ha influenzati individualmente , piuttosto che come coppia. Danno la priorità a ciò che vogliono e ignorano le esigenze del loro partner.

E’ bene dire che Il conflitto è inevitabile in ogni relazione; ciò che conta è come vengono affrontati:  Le coppie infelici rimangono bloccate da questi argomenti ,dai problemi perché si concentrano su se stessi , e non su di loro.

Passo #5: Dettagli impersonali dei partner

Quando i partner in un rapporto di coppia hanno ricordi vividi e distinti l’uno dell’altro, è un segno che si capiscono e si rispettano a vicenda, e che si conoscono bene e fanno del loro meglio per stare lì l’uno per l’altro. È importante sapere cosa rende il tuo o la tua  partner triste o felice, o cosa gli interessa.

Le coppie che mancano di questa connessione non ricordano con umorismo o ricordi vividi. Parlano della loro storia in modo impersonale, non menzionando nulla di specifico l’uno dell’altro. Hanno perso le loro Mappa dell’amore l’una per l’altra.

Passo #6: le lotte relazionali ti allontanano

Le coppie che parlano della loro storia come caotica sono spesso infelici. Le storie che condividono non riguardano lo stare insieme o imparare da esperienze negative. È particolarmente chiaro che i problemi e i conflitti del passato non hanno rafforzato il loro legame anzi; Li ha allontanati.

In un rapporto di coppia felice, invece, entrambi esprimono con grande orgoglio la loro capacità di superare insieme momenti difficili. Glorificano la difficoltà e parlano di come ha rafforzato il loro legame. Sono stati in grado di usare le difficoltà come catalizzatore per crescere ed essere più vicini tra loro. Queste coppie condividono insieme un significato profondo e uno scopo di vita.

Ciò che conta è come le coppie interpretano gli eventi negativi e positivi della loro storia. Anche se ci sono una serie di eventi negativi, le coppie felici possono discutere di come sono cresciute insieme da quegli eventi, anche se hanno provocato una disconnessione temporanea.

Passo #7: Il rapporto di coppia non è all’altezza delle tue aspettative

È un chiaro segno che una coppia è a rischio di separarsi quando un partner esprime delusione per il suo rapporto. Quando questi partner ricordano le scelte del passato, spesso esprimono cinismo sull’impegno a lungo termine. E quando fanno quelle dichiarazioni ciniche, sono brevi e non cercano di spiegare le sfumature della situazione.

Invece, I partner soddisfatti credono che la loro relazione abbia soddisfatto le loro aspettative. Una coppia felice descrive di sapere che il loro partner era giusto per loro, anche se hanno affrontato qualche problema lungo la strada.

Messaggio finale

Mi auguro che questo articolo ti abbia fatto riflettere sul tuo rapporto di coppia fornendoti ulteriori riflessioni per comprendere meglio la situazione che vivi con maggior chiarezza.

Dott.ssa Donatella Valsi – Terapia di Coppia

A Roma o in modalità online

Via G.Luca Squarcialupo n. 3
Viale Marco Polo n. 86
Roma

Fonti:

]]>
1840
Come risolvere quando il partner ti critica sempre https://www.sentirepsicologia.it/2022/09/05/critica-sempre-partner-roma/ Mon, 05 Sep 2022 16:45:33 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=1802

 La maggior parte delle coppie si criticano a vicenda rovinando così il loro rapporto sentimentale. In questo articolo, si cercherà di comprendere meglio la critica, uno dei predittori della fine di una relazione, e come disinnescarla in modo da essere più felici.

Abbiamo parlato, in un precedente articolo, di sei abilità individuate scientificamente che possono o vi possono essere utili per imparare a saper gestire in maniera più efficace i vostri conflitti di coppia; in questo articolo, ci focalizzeremo meglio sulla critica, uno dei quattro cavalieri dell’apocalisse” così chiamati dai coniugi Gottman , dal nome dei biblici annunciatori di morte e rovina.

>>> Dal Blog: Sei abilità per gestire i conflitti di coppia – leggi di più <<<

La Critica : cos’è ?

La critica è un feroce assalto contro l’altro, a sfavore dell’altro partner e la sua presenza, testimonia la probabile imminente rottura di una relazione di coppia.

Non sorprende che questo tipo di attacco spesso inneschi la difesa e porti a un ciclo conflittuale a cui è difficile sfuggire.

La critica è un desiderio mascherato (che va smascherato!).

È un’espressione negativa di un bisogno reale. 

Come è stato detto sopra, è uno dei quattro cavalieri dell’Apocallisse…. 

C’è una buona notizia per te, per voi. 

Tra i quattro, secondo la ricerca dei coniugi Gottman, la critica è il cavaliere meno distruttivo!

Possiamo allora fare un respiro di sollievo? Assolutamente No! 

Le critiche soprattutto se continue possono corrodere la vostra relazione sentimentale e ridurla in cenere.

Criticare il / la partner  potrebbe “farti sentire meglio per un minuto”, ma mancare di rispetto e/o sminuire l’altro non produrrà mai la risposta o, cosa più importante, il cambiamento che cerchi. 

# 1 passo. La Critica: Riconoscila 

Molto spesso, i partner non sono consapevoli di criticare l’altro… Pertanto, il primo passo per sradicare le critiche dalla tua relazione è identificarle.

E’ importante da parte di entrambi i partner, saper individuare la critica quando si presenta durante le loro discussioni conflittuali; di solito, questa specifica capacità viene sviluppata mediante un percorso psicologico di coppia cosicché entrambi siano abili in autonomia nella gestione dei loro conflitti.

Come funziona la Terapia di coppia ? Leggi di più

Perché è importante riconoscerla? 

Quando la critica viene utilizzata per sollevare una preoccupazione, dà il tono all’intera discussione.

In effetti, il Dr. Gottman ha scoperto che il modo in cui inizia una conversazione determina l’esito di quella conversazione con una precisione del 96%.

In altre parole, se inizi una conversazione con le critiche, è probabile che non finisca bene e lascerai la conversazione peggiore di prima. Tuttavia, se la conversazione si mostra buona nei primi tre minuti, la conversazione probabilmente finirà bene.

Questo è il motivo per cui è così cruciale sollevare una preoccupazione delicatamente senza critiche. 

Come imparare a farlo? 

Più avanti nell’articolo, vi verrà esplicitato come fare per migliorare la vostra comunicazione di coppia, in particolare come sostituire la critica, parlando al partner in maniera più gentile ed empatica.

Pensi che sia il problema principale della vostra relazione ?

Puoi richiedere una call conoscitiva gratuita di coppia in modo da fornirvi le principali informazioni e rispondere alle vostre domande e chiarimenti.

Call conoscitiva gratuita di coppia

Ma prima di arrivare all’antidoto, parliamo un pò di più sui modi in cui i partner si criticano a vicenda.

Le critiche come si presentano?

Affermazioni esagerate : “sempre” e “mai”

Il più delle volte, quando qualcuno è critico, esprimerà una preoccupazione usando parole di esagerazione, come “sempre”, “mai”, “costantemente” o “tutto il tempo”. Le persone lo fanno nel tentativo di esprimere il loro punto di vista e comunicare quanto si sentono frustrati o turbati. Ad esempio, forse torni a casa e ci sono piatti sporchi in cucina per il terzo giorno consecutivo.

Quindi, dici: “Non fai mai i piatti! Sei sempre così pigro”. 

Stai cercando di comunicare quanto ti senti frustrato dal fatto che i piatti non siano fatti. Tuttavia, ciò che il tuo partner sente è che c’è qualcosa di sbagliato in loro stessi. Di solito, questo li farà pensare a esempi che contrastano la tua affermazione (come l’unica volta nell’ultima settimana che hanno fatto i piatti) e questo è ciò che condivideranno nella loro risposta. Questo, ovviamente, ti farà sentire inascoltato e ancora più frustrato.

Domande sul “perché”

“Perché non hai fatto i piatti oggi?”

Le domande sul “perché” spesso vengono fraintese come critiche. Ad esempio, potresti essere sinceramente curios* di sapere perché i piatti non sono fatti. Tuttavia, il / la  partner molto probabilmente  sentirà mentre poni le tue domande che c’è qualcosa di sbagliato in loro per non fare i piatti. Tutto questo è particolarmente vero se entrambi siete in una prospettiva negativa l’uno con l’altro (ovvero non “date mai il beneficio del dubbio all’altro”)

Battute o critiche?

Scherzare con il tuo partner su qualcosa che non ti piace di loro o che desideri fosse diverso può sembrare innocuo o addirittura giocoso, ma di solito è un modo passivo-aggressivo di dire ciò che vuoi senza essere diretto. È raro che qualcuno faccia una battuta su qualcuno che non includa almeno un accenno di verità in esso. E, anche se credi che non ci sia alcuna verità nella tua battuta, il tuo partner potrebbe sentirlo in quel modo. Il tuo partner si sentirà particolarmente criticato (e probabilmente un po’ imbarazzato soprattutto in presenza di altre persone).

Dichiarazioni “Dovresti…”

Le dichiarazioni “dovrei” dirette verso te stesso possono portare a sensi di colpa, vergogna e ansia. Le dichiarazioni “dovresti” dirette verso gli altri, come il tuo partner, li porteranno a sentirsi giudicati e svergognati.

Ad esempio, dire “Avresti dovuto sapere che avrei voluto che i piatti fossero fatti”

o “Non dovresti caricare la lavastoviglie in quel modo” implica che tu sappia meglio e che c’è qualcosa di sbagliato in loro per non sapere.

Correggere qualcosa che ha fatto di “sbagliato”

La critica può anche presentarsi sotto forma di comunicazione non verbale.

Ad esempio, forse tu e il tuo partner caricate la lavastoviglie in modo diverso e credete che il vostro modo sia il modo migliore.

Quindi, dopo aver caricato la lavastoviglie, entri e “correggi” ciò che hanno fatto.

Questo invierà il messaggio che il tuo partner ha sbagliato e la tua strada è la strada giusta. La sensazione di critica sarà esacerbata se sei visibilmente infastidito o irritato mentre stai “correggendo le loro malefatte”.

Preoccupazioni condivise in preda alla rabbia e al risentimento

Se prima di comunicare al tuo / alla tua partner ti sei innervosit*, arrabbiat* o provi risentimento riguardo un episodio o un fatto non attinente con la tua relazione, questo potrebbe influire negativamente sulla tua comunicazione. Pertanto ciò che comunichi in questo specifico stato emotivo, può essere frainteso.

La critica sarà nel tuo tono.

Dunque, dovrai fare il lavoro di de-escalation e sintonizzarti su di te (i tuoi sentimenti e bisogni interiori) prima di comunicare al / alla partner.

#2 passo: L’ANTIDOTO ALLA CRITICA

La critica è prevalente nelle relazioni perché è un modo per noi di esprimere le nostre preoccupazioni senza essere vulnerabili. È una forma di espressione difesa e le relazioni non possono avere successo da un luogo di difesa. Devi essere vulnerabile nella tua relazione perché funzioni.

Per fare questo, sposta la tua prospettiva da ciò che non ti piace esternamente (cioè il comportamento del tuo partner) a ciò che sta accadendo internamente (cioè, come ti senti e di cosa hai bisogno).

Se non fai questo lavoro, il tuo / la tua partner non sarà in grado di sentirti e le tue esigenze non saranno soddisfatte.

Per iniziare, può essere utile seguire l’antidoto del Dott. Gottman alle critiche: si compone dei seguenti tre passaggi:

(1) Mi sento… (2) su cosa … (3) Ho bisogno di….

Esempio:

Critica: “Non vai mai a pagare le bollette!”

Esprimiti così: “Io sono preoccupat* (ci si riferisce a se stessi,al proprio stato d’animo/emozione) perché le bollette sono ancora tutte da pagare.(descrizione del bisogno)

All’interno di ogni preoccupazione, c’è un desiderio o un bisogno. Se riesci a identificare di cosa si tratta, puoi comunicarlo al tuo / alla tua  partner in un modo che possano sentire. Questo ti darà le migliori possibilità di soddisfare le tue esigenze.

Messaggio finale

Quindi, la prossima volta che ti senti arrabbiat* per qualcosa che il tuo / la tua partner ha fatto (o non è riuscit* a fare), concediti un po’ di tempo per allentare, sintonizzarti sul tuo mondo interno e identificare i tuoi sentimenti vulnerabili e bisogni fondamentali. 

>>> Dal Blog: Capire il proprio mondo emotivo. Leggi di più <<<

Trova poi un po ‘di tempo per comunicarli all’altro. 

L’auto-riflessione, l’autoconsapevolezza ed esprimere le proprie vulnerabilità, potranno aiutarvi a cambiare drasticamente i modelli di comunicazione nella relazione in modo da  preparare te e il tuo partner per il successo della relazione di coppia.

Grazie

Dott.ssa Donatella Valsi – Psicologa Clinica

Via Gian Luca Squarcialupo 3, 00162 Roma RM
Viale Marco Polo 86, 00154 Roma RM

Fonti

]]>
1802
Cosa aspettarsi quando si va alla terapia di coppia https://www.sentirepsicologia.it/2022/08/08/terapia-di-coppia-cosa-serve/ Mon, 08 Aug 2022 16:11:56 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=1762

Questo articolo esplora come funziona e come si svolge la terapia di coppia in modo da fornirvi le informazioni che necessitate conoscere

terapia di coppia cosa aspettarsi psicologa roma

Dott.ssa Donatella Valsi

Psicologa Clinica

Roma e Online

www.sentirepsicologia.it

Com’è davvero la Terapia Di Coppia 

(introduzione,descrizione,obiettivi)

La terapia di coppia consiste nell’aiutarvi ad imparare e ad introdurre concretamente nella vostra quotidianità alcuni strumenti in modo da migliorare la vostra relazione sentimentale. 

La terapia di coppia è utile per imparare  a come essere partner migliori se si riscontra che questo non si verifica nella realtà o se questa qualità è mutata nel corso del tempo ; un modo per essere un partner migliore è sicuramente cambiare il nostro modo di comunicare ed ascoltare attivamente e con empatia il proprio / la propria partner;ciò può essere imparato durante un percorso psicologico di coppia.

Bauman: ‘Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione’

La psicologa o lo psicologo di coppia lavora anche per rimuovere l’idea che essere in conflitto sia un male o il pensare di fare qualcosa di sbagliato se non si è d’accordo con il / la partner. 

E’ bene dire che I conflitti sono naturali : l’importante è trasformare “il conflitto distruttivo” in “costruttivo”; e questo può verificarsi mediante la terapia di coppia.

Inoltre, la psicologa  può capire dove si sperimentano gli ostacoli nell’approccio al conflitto e come si affrontano le risposte fisiologiche agli stati emotivi; Può anche valutare i tentativi di riparazione dopo un conflitto.

Ti presento il Metodo Gottman, l’orientamento teorico da me scelto, clicca per saperne di più

Secondo il Dr. John Gottman, le coppie aspettano in media sei anni prima di prendere la decisione di cercare una terapia di coppia. Sono sei lunghi anni passati a battere la testa contro il muro sperando in un risultato diverso. Questo è anche il tempo più che sufficiente per aver coltivato alcune abitudini di comunicazione inefficaci e persino decisamente inutili.

Importanza della valutazione iniziale di coppia 

Cosa valuta la psicologa ?

All’inizio del percorso, la psicologa ha bisogno di avere la possibilità di entrare nel tuo mondo, il tuo e quello del / della  partner, cercando con il  passare del tempo nel corso dei colloqui, di  capire come interagite tra di voi e quali sono i punti deboli e di forza della vostra relazione.

La valutazione di coppia identifica ciascuna delle due rispettive personalità, dei propri bisogni, ciò che  innesca i partner nei litigi e come vengono affrontati gli episodi spiacevoli della vita. Implica capire come le due individualità si incontrano e come reagiscono reciprocamente. 

L’incontro di due personalità è come il contatto di due sostanze chimiche: se cè una reazione, entrambi si trasformano. ( C.G. Jung) 


Psicologa di coppia Roma Online Donatella Valsi

La mia formazione specifica al Metodo Gottman per la Terapia di coppia, mi permette di condurre una valutazione strutturata e approfondita delle coppie con cui lavoro. 

Dott.ssa Donatella Valsi

Seguendo questo approccio, è importante ascoltare i rispettivi partner, uno ad uno in modo da esprimere le proprie preoccupazioni e speranze su ciò che la terapia può realizzare; inoltre, fin dall’inizio è fondamentale costruire una relazione di fiducia con l*  psicolog* in modo da sentirsi sicuri che vi possa comprendere ed aiutare.

Restituzione finale alla coppia

Al termine dei colloqui di valutazione, mediante la sessione di restituzione si mostrano i risultati emersi o meglio i punti di forza (perché tutte le coppie li hanno) e le aree di crescita, da migliorare.

 Questa sessione di restituzione finale,  non ha lo scopo di farvi sentire imbarazzati o preoccupati per i vostri sentimenti ! 

E’ necessaria per presentare gli esiti specifici della coppia (ogni coppia ha le sue peculiarità) e definire insieme gli obiettivi da raggiungere. 

Cosa aspettarsi dalla Terapia di Coppia ?

  • E’ bene dire che la crisi o un problema di coppia è responsabilità di entrambi; non si punta il dito contro l’altro, aggravando le sue colpe ma anzi è importante riconoscere la co-responsabilità di entrambi
  • Importanza della propria individualità: In alcuni casi, seguendo le indicazioni del professionista, il percorso psicologico individuale può influire e beneficiare ulteriormente la terapia di coppia; Inoltre, la terapia di coppia permette anche di compiere un  lavoro individuale e di messa in discussione dei propri comportamenti, di primaria importanza per la buona riuscita.
  • Motivazione a cambiare: Per iniziare, ogni partner deve essere d’accordo e soprattutto motivato  e pronto al cambiamento.
  • Continuità: La terapia di coppia non si esaurisce con ogni appuntamento concordato insieme ma continua al di fuori della seduta mediante lo svolgimento di specifici “compiti a casa”.
  • Aspettative irrealistiche: La terapia di coppia non risolve tutti i nostri problemi ma ci potrebbe insegnare i modi per saperli affrontare in maniera più efficace.
  • Aumentare la comunicazione: Permette di dirsi cose che non si è mai detti o rivelare informazioni nuove.

Dott.ssa Donatella Valsi – Psicologa Roma e Online

Se avete la necessità di iniziare un percorso di coppia, potete contattarmi

]]>
1762
Il senso di colpa : conoscerlo per superarlo https://www.sentirepsicologia.it/2022/06/08/il-senso-di-colpa-psicologa/ Wed, 08 Jun 2022 17:27:16 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=1745

Provare questa emozione dolorosa può non essere semplice: esplorare il nostro senso di colpa può aiutarci a conoscere meglio noi stessi, accettarci per come siamo e poter rimediare per il futuro.

Senso di Colpa Psicologa Roma Online

Molto spesso nella nostra vita possiamo provare il senso di colpa; sentiamo questa specifica emozione negativa e dolorosa, accompagnata da pensieri come:

“ Non ho fatto quella cosa…”; “Mi sento in colpa per averl* ferit*…”; “ Stava male e non sono riuscit* ad aiutarl*”.

Ti è successo anche a te questo?

Se la risposta è sì, (ma anche se è no)…questo articolo ha l’intento di esplorare il senso di colpa poiché  la sua conoscenza può permetterci di scoprire maggiormente noi stessi, il nostro mondo interiore, e di seguito, poterlo accettare e supere in modo ottimale.

Cos’è il senso di colpa?

Il senso di colpa è un’emozione morale ovvero intimamente legata alle nostre relazioni con gli altri  facilitando anche la cooperazione con il prossimo; Più specificamente, Frank (1988) ha suggerito che le emozioni morali come il senso di colpa si sono evolute per guidare il nostro comportamento e controllare il nostro impulso a perseguire ricompense immediate, rafforzando così il comportamento pro-sociale. 

Difatti,le emozioni morali influenzano profondamente il nostro processo decisionale e regolano sostanzialmente i nostri comportamenti sociali.

Vergogna & Senso di Colpa: simili o dissimili?

La Vergogna ed Il senso di colpa sembrano equivalenti e quindi le loro differenze sono costantemente trascurate da molti; in realtà, portano a comportamenti o tendenze comportamentali contrastanti: la vergogna spinge le persone a nascondere o negare le loro malefatte mentre il senso di colpa spinge le persone a correggere i loro errori. 

Proviamo vergogna o senso di colpa in relazione ad uno specifico evento: una persona deve prima capire che ha fatto qualcosa di sbagliato o ha l’intenzione di fare qualcosa di sbagliato, cioè deve avere la conoscenza del bene e del male.

In presenza di un’azione e conseguenza spiacevole o meglio “Se il male fosse stato fatto”, una persona incline alla vergogna sceglierebbe o tenterebbe di nascondere o negare il suo illecito mentre una persona incline al senso di colpa sceglierebbe o tenterebbe di modificare o compensare il suo illecito .

Quindi la vergogna e il senso di colpa ci spingono a prendere decisioni morali diverse che suscitano diverse soluzioni comportamentali per i nostri “misfatti”.

Non è chiaro perché gli esseri umani abbiano due emozioni morali apparentemente simili ma fondamentalmente diverse allo stesso tempo e come il senso di colpa non abbia sostituito la vergogna nelle popolazioni umane.

La vergogna è più dolorosa?

Come la vergogna e il senso di colpa si siano evoluti nell’uomo è ancora una questione aperta.

 La vergogna, secondo la ricerca scientifica, è un’emozione più dolorosa del senso di colpa :

E tu sei d’accordo?

La vergogna è associata a vari sintomi disadattivi e comportamentali come nei disturbi alimentari e di autolesionismo; più in avanti in questo articolo, si approfondirà il loro ruolo per quanto concerne la salute mentale.

Il senso di colpa come promotore relazionale

D’altra parte, ci sono prove che dimostrano che la colpa è un’emozione morale più adattiva nella vita sociale, che funziona come un potenziatore di relazioni.

L’origine del senso di colpa

Ti sei mai chiesto a quale età iniziamo a provare il senso di colpa?

Per rispondere a questa domanda, Il senso di colpa è stato esaminato in quasi tutte le fasce d’età, dai bambini piccoli, agli adolescenti fino agli adulti.

Secondo Kochanska et al., “la maggior parte degli sviluppisti crede che … i bambini piccoli iniziano ad essere chiaramente consapevoli delle loro trasgressioni, comportamenti scorretti o comportamenti scadenti” all’età di 2 anni (Kochanska et al., 2002, p. 461). 

Ulteriori studi di Ferguson, Stegge e Damhuis (1991) hanno affermato che a 8 anni il senso della moralità di un bambino si sposta da un rispetto unilaterale per l’approvazione o la disapprovazione dell’autorità, a uno basato sul rispetto reciproco per se stessi e gli altri.

In sintesi, all’età di 2 anni,il bambino può sentirsi in colpa e più avanti, intorno gli 8 anni di età assume valenze reciproche anziché unilaterali.

Senso di Colpa come fulcro di sé

L’auto-messa a fuoco si riferisce a una componente di colpa in cui il senso di sé è il fulcro dell’esperienza. Cioè, l’esperienza del senso di colpa coinvolge esplicitamente se stessi, la propria immagine di sé o la propria identità. La definizione di colpa di Klass (1987) contiene chiaramente questa componente quando dice che “la colpa implica l’auto-rimprovero” (p. 36). Allo stesso modo, Johnson e colleghi(1987) si riferiscono al senso di colpa come “un sentimento di autostima negativa” (p. 359).

Senso di colpa e gli Altri

Al centro di questo aspetto del senso di colpa c’è la preoccupazione per le altre persone o per ciò che gli altri potrebbero pensare( persone reali o immaginarie). Un esempio di questo è evidente nella definizione di O’Connor et al. del 1997 che si riferisce a una componente di colpa in cui

“le persone si vedono attraverso gli occhi di qualcuno che credono li odi”.

Il senso di colpa, può manifestarsi non solo in presenza degli altri o immaginando altre persone ma come esperienza interiore individuale; ovvero è un’esperienza privata che non coinvolge altre persone o ciò che potrebbero pensare. La definizione di Johnson et al. (1987) contiene chiaramente questa componente quando si afferma che

“il senso di colpa è un sentimento … senza alcun bisogno di udienza” (p. 359).

Senso di colpa & Azioni/Inazioni

Manifestando uno specifico comportamento, attività, azioni o inazione (cioè, incapacità di agire quando è richiesta un’azione), possiamo provare il senso di colpa. Tangney e colleghi, evidenziando l’affermazione che

con la colpa “l’oggetto della preoccupazione è qualche azione specifica (o incapacità di agire” (1992, p. 469).

Senso di colpa : la voce della nostra coscienza

L’adattabilità fa parte del senso di colpa in quanto è un costrutto positivo che porta a risultati positivi. Il senso di colpa adattivo coinvolge processi che motivano un individuo a evitare trasgressioni simili in futuro. Il carattere adattivo della colpa è evidente nella definizione di Williams e Bybee (1994), che afferma che

la colpa “può riflettere una coscienza sana e può servire da deterrente contro le malefatte anticipate” (p. 617).

Trasgressione & Colpa

Possiamo provare questa emozione quando si verifica una  trasgressione ovvero ci si riferisce all’idea che l’individuo abbia violato il senso di giusto e sbagliato anche verso gli altri.

Ad esempio, la definizione di O’Connor, Berry, Weiss, Bush e Sampson (1997) ha definito

la colpa come “affetto doloroso derivante dalla convinzione che uno abbia ferito un altro” (p. 74).

“Scusami per come mi sono comportat*…”

Il rimorso implica l’idea che la colpa implichi la costrizione a scusarsi o confessare. Qui, l’esperienza della colpa è segnata dal rimorso e dal dolore. Un esempio di questa componente viene dalla definizione di Klass(1987), dove ha affermato che

la colpa comporta “rimorso per i propri pensieri, sentimenti o azioni” (p. 36).

Invece, La riparazione si riferisce a un bisogno o motivazione per riparare, correggere o fare ammenda per ciò che è stato fatto di sbagliato. Sperimentare questa componente di colpa comporta una spinta ad annullare i danni. La definizione di Ferguson et al. s( 1991) riflette questa caratteristica, affermando che

la colpa implica un “desiderio di fare ammenda” (p. 829). Inoltre è stato anche suggerito che la colpa include un focus sulle “possibili riparazioni” (p. 209).

Il suo ruolo per la Salute Mentale

Il senso di colpa,può essere implicato per insorgenza e la gravità di alcuni disturbi mentali come nel caso della depressione e del Disturbo Ossessivo Compulsivo;

Questa emozione potrebbe essere disadattiva e non funzionale per il benessere psicofisico personale.

Il senso di colpa disadattivo coinvolge processi che riducono la motivazione a impegnarsi in comportamenti costruttivi. Un chiaro esempio è evidente nella definizione di colpa di Jones, Schratter e Kugler (2000) come “avere … conseguenze disadattive” (p. 1039). Harder e Greenwald (1999) hanno anche caratterizzato la colpa come disadattiva quando hanno dichiarato che la colpa ha “caratteristiche patogenetiche” (p. 272).

Si raccomanda se si ha la necessità, di rivolgersi ad un professionista sanitario per avere supporto e cura.

E’ possibile superare il senso di colpa?

Come abbiamo anticipato all’inizio, provare questa specifica emozione può essere fonte di crescita e di conoscenza,  permettendomi di comprendere i miei errori e poter in futuro riparare;in alcune circostanze, non è però così facile poter accettare ciò che è successo, in particolare quando abbiamo ferito chi tenevamo; possiamo in taluni casi, concederci di perdonarci considerando anche gli aspetti “meritevoli” di noi.

Consulenza e/o Sostegno Psicologico Individuale e di Coppia in modalità Online ed a Roma

Dott.ssa Donatella Valsi – Psicologa Clinica

Offro una call conoscitiva gratuita di 10′ min in modo da fornire ulteriori info e chiarimenti per poi poter prenotare un’eventuale primo colloquio individuale o di coppia (solo maggiorenni)

Fonti:

]]>
1745
La gelosia come affrontarla…normale o patologica? https://www.sentirepsicologia.it/2022/05/20/gelosia-come-affrontare-malata/ Fri, 20 May 2022 14:30:34 +0000 https://www.sentirepsicologia.it/?p=1730 Si cerca di definire il significato e la differenza della gelosia romantica “normale” e “patologica”, perché si è gelosi e come utilizzarla in modo costruttivo all’interno di una relazione di coppia
Gelosia terapia di coppia psicologa roma

Dott.ssa Donatella Valsi – Psicologa di Coppia Roma e Online

Mi sono interessata allo studio delle dinamiche di coppia ed è abbastanza frequente nei partner provare la gelosia.

La gelosia è un’emozione molto complessa e può avere molteplici manifestazioni ed a sua volta diverse conseguenze: può comparire quando potremo sentirci negati dal partner, non considerati come vorremo, o peggio non amati…

Probabilmente, anche a te che leggi, ti sarà successo di essere geloso o gelosa.

Quando siamo gelosi, proviamo una forte angoscia, sentiamo un terribile dolore e potremo comportarci in modo del tutto irrazionale ed impulsivo…

Questo articolo ha l’intento di aiutarti, di essere uno strumento mediante il quale potrai comprendere un po’ di più la gelosia, tua o del tuo o della tua partner, e se lo riterrai necessario, affrontarla in un percorso più approfondito come un percorso psicologico individuale o di coppia.

Che cos’è la gelosia ?

La gelosia, come ho scritto all’inizio di questo articolo, è un’emozione complessa, ben diversa dall’invidia con la quale condivide certe somiglianze e con la quale viene spesso confusa : l’invidia deve coinvolgere solo due individui – l’invidioso e l’invidiato – mentre la gelosia implica sempre un trio.

La gelosia ci assale quando abbiamo l’idea di poter perdere da un momento all’altro la persona amata e di essere abbandonati; abbiamo paura della separazione con il nostro / la nostra partner, paura di non avere nessuno che si prenda cura di noi…

Gelosia “Sana” & Gelosia “Patologica”

Molto importante è riuscire a riconoscere, compito non facile, se la nostra gelosia è “sana”, o meglio non è nociva per il nostro equilibrio psicologico, per la nostra relazione sentimentale e per l’altra persona.

Una gelosia “sana” raggiunge livelli accettabili e fa sentire l’altro considerato, riconosciuto, amato e, in piccole dosi, aggiunge vivacità, rinforza l’intimità della relazione e si basa su un rapporto di reciprocità: io ti amo e mi fido di te, tu mi ami e ti fidi di me.

La gelosia, invece, diventa patologica quando si attiva anche in assenza di un evento reale, inventando una realtà inesistente e costruendo, in una sorta di delirio, scenari di persone, situazioni e luoghi pressoché immaginari.

Il geloso patologico vive in un continuo stato di sospettosità, controllo, paura irrazionale che sfocia nell’angoscia e nell’abbassamento dell’autostima; inoltre,può anche essere causata da paure infondate proiettate dalla persona gelosa all’interno della coppia.

Le radici della gelosia : la vulnerabilità e il non sentirsi all’altezza dell’amante

Il nostro personale senso di vulnerabilità e di inferiorità verso l’altro, può far innescare in noi la gelosia nei confronti del partner.

Spesso, le azioni del geloso o della gelosa (controllo, investigazioni, aggressioni e vendette) nascono da lì, dal proprio senso di inferiorità; la gelosia può essere “nascosta” mediante l’orgoglio e da azioni verbali e non verbali in modo da evidenziare il proprio valore, allontanando da sé le proprie vulnerabilità.

Oltre questo, i sentimenti che nutriamo verso l’amato o l’amata possono al tempo stesso, farci temere di non essere alla sua altezza e che ci sarà un’altra persona “meglio di noi” a conquistarlo o conquistarla; così, la vita affettiva si plasma intorno al bisogno di controllare la perdita temuta.

Metodo Gottman per la terapia di coppia & Gelosia

In un’intervista, al Dr. John Gottman è stato chiesto una volta cosa fare contro la “gelosia insaziabile” nelle relazioni; di seguito, una sua affermazione:

Credo che ogni persona abbia aree di vulnerabilità duratura. Affinché un matrimonio abbia successo, queste vulnerabilità devono essere comprese e onorate.

Questa affermazione cambia il concetto della gelosia : invece di essere qualcosa da evitare nelle relazioni, la gelosia può diventare un’opportunità per connettersi con il partner.

“La vulnerabilità è il luogo di nascita dell’amore, dell’appartenenza, della gioia, del coraggio, dell’empatia e della creatività. È la fonte della speranza, dell’empatia, della responsabilità e dell’autenticità”

(Brene Brown)

La gelosia come comprensione di noi stessi e del partner

Abbraccia la Vulnerabilità!

Quando capisci perché diventi geloso o gelosa, puoi gestirlo in modo compassionevole e costruttivo. Riconoscere e abbracciare le vulnerabilità durature del tuo partner, così come le tue, rafforzerà la tua relazione.

Conosci te stesso – Conosci te stessa

La gelosia in una relazione può riguardare più le tue vulnerabilità che le azioni del tuo partner. Ad esempio, potresti essere incline alla gelosia se hai avuto esperienze dolorose nel tuo passato. È importante parlare con il tuo partner di queste esperienze in modo da poter essere consapevole dei fattori scatenanti l’uno dell’altro e rispettarli.

Come scritto sopra, la gelosia può essere guidata da una bassa autostima o da una scarsa immagine di sé. Se non ti senti attraente e sicuro di te, può essere difficile credere veramente che il tuo partner ti ami e ti apprezzi. Altre volte, la gelosia può essere causata da aspettative irrealistiche sulla relazione.

Usa la gelosia in modo costruttivo

E’ importante dire al tuo partner come ti senti prima che la tua gelosia si trasformi in risentimento.

Di seguito, alcuni passi da attuare in modo da avviare un dialogo più gentile con il tuo la tua partner in merito alla gelosia.

Quando la sollevi, attieniti alle affermazioni “io” ed evita di dire cose come “tu sempre” o “non hai mai”. Parla dei tuoi sentimenti sulla situazione specifica ed evita dichiarazioni generiche sul carattere del tuo partner. Dì ciò di cui hai bisogno, non ciò di cui non hai bisogno.

Ad esempio, “Mi sento ansioso quando non so dove sei o con chi sei quando sei fuori. Ho bisogno che tu mi mandi un messaggio e mi faccia sapere”.

Più parli, più sana sarà la tua relazione.

C’è una relazione specifica che ti sta mettendo a disagio?

 Stai scoprendo che sei stato bloccato o che il comportamento del tuo partner è cambiato di recente?

Tu e il tuo partner dovreste essere aperti l’uno con l’altro sulle amicizie e sui rapporti di lavoro.

La trasparenza ti aiuterà a sentirti più sicuro.

Se non sei sicuro dei confini, una buona regola empirica è chiederti:

“Come mi sentirei se sentissi il mio partner avere questo tipo di conversazione con qualcun’altro?”

Se ciò facesse male, allora si sta attraversando un confine.

Mostratevi l’un l’altro quanto vi apprezzate mettendo la vostra relazione prima del vostro lavoro, dei vostri colleghi e dei vostri amici. Ogni volta che lo fate, costruite fiducia.

Comprendendo ciò che sta guidando i tuoi sentimenti e onorando le vulnerabilità accattivanti l’uno dell’altro, puoi essere usata in modo costruttivo.

Le sue conseguenze

La gelosia provata può avere delle ripercussioni sulla nostra psiche, sulla nostra percezione della realtà e sulla memoria; infatti, può accadere di concentrarsi soprattutto sull’esame minuzioso di tutti quegli eventi (o persone) che potrebbero costituire minaccia al proprio rapporto di coppia.

Inoltre, si è capace di ricordare esattamente ogni singolo fatto che sia stato fonte di dubbio (l’orario di un appuntamento, il vestito indossato in quell’occasione, ecc.).

Gelosia “morbosa” e conseguenze

Qualora si presenti un eccesso della paura di perdere la persona amata, si parla di gelosia morbosa, che comporta una forte convinzione, spesso infondata, che il proprio partner sia coinvolto in altre relazioni affettive e/o sessuali.

Capita quindi spesso che persone che soffrono in modo morboso possano controllare o spiare la persona amata e, in alcuni casi, possono persino esercitare forme di controllo molto aggressive sul partner per prevenire l’infedeltà (usare violenza verbale, fisica ed attuare comportamenti distruttivi nei suoi confronti ed anche verso il o la rivale).

Amore & Gelosia

Amare qualcuno vuol dire riconoscerlo nella propria individualità, ma soprattutto significa essere liberi.

Contrariamente a quello che si possa pensare, unione non significa fusione, niente di più sbagliato, ma rispetto della libertà altrui.

La gelosia, se eccessiva, può sfociare nella possessività, cioè possedere l’altro e la sua libertà.

La libertà è la fiducia che permette di vivere una vita di coppia felice.

Le relazioni di coppia fluttuano tra passione, coccole, pariteticità, crescita a scambio reciproco. Quando ci si focalizza sul vicendevole possesso si vira ineluttabilmente e irrimediabilmente verso la distruzione del rapporto.

Dott.ssa Donatella Valsi – Psicologa di Coppia, Roma e Online

Prenota una visita psicologica di coppia

Fonti:
]]>
1730